“Nei prossimi quattro anni vedremo il “vero Obama”?”
Si apre con questo interrogativo il nuovissimo “Obama contro Obama”, il saggio firmato da Mario Margiocco, inviato negli Usa fino al 2010 e tutt'ora editorialista per il Sole 24Ore, uscito in questi giorni per la collana “One Euro” creata dall'editore Fazi: una serie di agili ebook dedicati a temi utili a capire la crisi economica, scaricabili - vale la pena di prenderne nota - al costo di appena un Euro.
Il punto di vista dell'autore è tutt'altro che antipatizzante, anzi: è quello di un estimatore dell'Obama della prima ora (“change you can believe in”, ricordate?), che, amareggiato e deluso, tira le somme del magro bilancio di Obama 2008-2012.
La principale critica che Margiocco muove al 44esimo presidente, e attorno alla quale è interamente imperniato questo suo lavoro, è quella di aver “distrutto la sua credibilità fin dall’inizio schierandosi con le grandi banche e garantendo loro il tipo di salvataggio più gradito”: il che ne rende particolarmente interessante la lettura, dato che negli ultimi tempi si sta affermando la narrativa diffusa di un Obama cui i poteri forti di Wall Street hanno bruscamente voltato le spalle, e contro il quale potrebbero coalizzarsi attorno a Mitt Romney che proviene da quel mondo. Potrebbe non essere un demerito, se Obama si trovasse contro Wall Street per averne saputo sfidare a testa alta lo strapotere; e invece la ricostruzione di Margiocco racconta l'esatto contrario: Obama, paradossalmente, termina il suo primo mandato alle prese con una rivolta dei big di Wall Street... dopo aver passato quattro anni a concedere loro di tutto e di più.
Prosegue su Good Morning America
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