mercoledì 9 maggio 2012

MURDOCH SU TWITTER E' "FOLLOWER" DI RON PAUL

Sapete cosa sta leggendo in questi giorni Rupert Murdoch? Nell'epoca di Twitter capita anche di essere messi a parte di fatterelli di questo genere. Il potentissimo padrone dell'impero mediatico NewsCorp ha infatti inviato poche ore fa dal suo Ipad ai suoi oltre 236mila follower il seguente "tweet":

("Sto leggendo un nuovo libro su Ron Paul. Affascinante. Ron è di certo un modello di coerenza, nel bene e nel male. Qualcuno su qui su Twitter ne vuol discutere?").
Subito è scaturito il dibattito online, e poco dopo Murdoch ha avvertito l'esigenza di twittare non una ma due volte la sua presa di distanza dalla posizione di Ron Paul sulla politica estera, a dir poco "eretica" perché isolazionista, cioé contraria a quasi ogni intervento militare americano all'estero( normale per un repubblicano di un secolo fa, ma estremamente eccentrico per uno dei nostri giorni): Prima precisazione: "L'isolazionismo di RP è troppo estremista secondo me. Ritirarsi del tutto vuol dire lasciare tutto a qualche altra superpotenza"; seconda: "Molta saggezza in R.Paul, MA sarebbe un mondo migliore se lasciassimo che la Russia si prenda tutto in Europa, e la Cina in Asia e in Indonesia?".
La cosa non è del tutto nuova. Murdoch, 80enne, si era iscritto a Twitter la sera del 31 dicembre 2011 (apparentemente mentre si trovava in vacanza ai caraibi a festeggiare l'ultimo dell'anno), e nelle prime 24 ore il suo account@rupertmurdoch aveva già raccolto oltre 50mila follower. La cosa fece scalpore nel mondo dei media, e molti notarono che il suo quarto "cinguettìo" in assoluto era stato questo: 
("Gran bell'editoriale su Ron Paul sul Wall Street Journal di oggi. Messaggio libertario molto intrigante". ).
Se lo spot per il quotidiano conservatore del quale Murdoch è editore era tutto sommato banale (l'articolo era questo), la strizzatina d'occhio per il 77enne deputato libertario del Texas, la cui candidatura alle primarie presidenziali repubblicane era all'epoca vista da alcuni come un po' meno lunare di quanto è poi divenuta, era molto meno banale anche perché Ron Paul è tutt'altro che un politico convenzionale e di estabilishment.
Quanto al libro cui Murdoch si riferiva nel suo tweet di ieri, si tratta probabilmente di "Ron Paul rEVOlution: the man and the movement he inspired", scritto dal redattore di Reason Brian Doherty, che sarà in vendita tra una settimana per noi comuni mortali, ma che lui, che è lui, può già leggersi - e twittarci - oggi.

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