"Bank of America Stadium": è questo il vero nome dello stadio del football di Charlotte dove Barack Obama dovrebbe parlare giovedì, per via dello sponsor della sua edificazione che qui ha il suo quartier generale. Ma i Democratici preferiscono chiamarlo con il nome della squadra locale, "Panthers Stadium", per evitare imbarazzanti associazioni con un gigante della finanza. Questo però è decisamente il meno. Il fatto è che, stadio o non stadio (in caso di pioggia il presidente ripiegherà sul palazzetto dello sport che ospita il resto della convention), una location così tipicamente "sudista" è decisamente insolita per consacrare la candidatura alla rielezione di un presidente come Obama.
Eppure la Convention Nazionale Democratica si apre oggi proprio qui: in un uno Stato del Sud di quelli nei quali da sempre domina il voto conservatore e nei quali, dai tempi di Nixon, il voto conservatore soffia nelle vele del Partito Repubblicano nelle elezioni nazionali (anche se non sempre in quelle locali). E in una città che vanta fieramente quale proprio residente più illustre il novantaduenne reverendo Billy Graham, vera e propria istituzione vivente della città: il più celebre dei predicatori americani, definito da Harold Bloom "il Papa dell'America protestante", colui che dall'ultimo dopoguerra in poi tutti i presidenti hanno voluto incontrare come una sorta di consigliere spirituale, a prescindere dalle sue idee conservatrici (Obama due anni fa fu il primo a recarsi in pellegrinaggio direttamente a casa sua, ad Asheville, appena fuori Charlotte).
D'accordo, non siamo nel "Profondo Sud" (mica è il South Carolina questo!), ma siamo comunque decisamente nel Sud. Prima di Obama, l'ultimo candidato democratico a vincere in North Carolina era stato il georgiano Jimmy Carter, quando era stato eletto alla Casa Bianca nel lontano 1976. Nel 2004, George W. Bush stracciò in South Carolina lo sfidante democratico John Kerry, lasciandolo indietro di dodici punti percentuali, 56% contro 44, nonostante questi avesse chiamato ad affiancarlo come candidato alla vicepresidenza John Edwards, all'epoca popolare senatore eletto proprio in questo Stato.
È stato quindi un piccolo miracolo quello realizzato da Obama quattro anni fa, quando il candidato Democratico conquistò il North Carolina battendo l'avversario John McCain; vinse però di un nonnulla, meno di mezzo punto percentuale, il 49,7% contro il 49,3 (poco più di 14mila voti). Fu l'unico stato "sudista" oltre alla confinante Virginia (la Florida non si considera politicamente tale) strappato ai repubblicani, ed in assoluto quello che Obama vinse con il margine più esiguo (in Virginia invece Obama vinse di sette punti, ribaltando simmetricamente il risultato di Bush del 2004; ma se si votasse oggi, stando alla media dei sondaggi calcolata da RealClearPolitics, il suo vantaggio sarebbe decimato e quindi a rischio sorpasso).
Uscito su Good Morning America
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