L'alternativa tra il "modello texano" e il "modello californiano" si conferma una chiave di lettura assolutamente indispensabile per capire l'America da qui al 2012.
L'Economist già nel luglio del 2009 ne fece la storia di copertina; da allora sulla stampa anglosassone la questione è diventata un vero e proprio tormentone, non passa giorno senza che esca una riflessione o un aggiornamento su questo dilemma.
Qui da noi la prima testata ad avvedersene è stata - come spesso accade - Il Foglio, che tre settimane fa ne ha dato conto in un bell'articolo di Andrea Mancia, e venerdì scorso ha pubblicato un mio pezzo sul tema.
Ora l'Economist rilancia, inserendo in uno speciale sul "Futuro dello Stato" (cioé degli Stati in generale, come soluzione ai problemi e come problema) un corposo "case study" sulla California, "luogo che combina la maggior parte dei punti deboli del moderno Stato Occidentale".
More to follow, potete contarci.
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