venerdì 27 luglio 2012

@BARACKOBAMA E GLI ALTRI



Merita approfondimento lo studio dal titolo “Twiplomacy” appena pubblicato  dalla dalla società di pubbliche relazioni Burson-Marsteller, condotto sugli account Twitter di tutti i presidenti, sovrani e primi ministri che risultano averne uno: complessivamente 264 leader di di 125 Paesi. Barack Obama con i suoi 17,8 milioni di followers risulta avere l'account Twitter più seguito al mondo, ma solo nella ideale categoria dei capi di Stato e di governo; in assoluto è invece il quinto al mondo, dopo le popostar Lady Gaga (che avendo superato i 27 milioni di followers è l'account twitter più seguito al mondo in assoluto) , Justin BieberKaty Perry e Rihanna.
Tra i "colleghi" Obama primeggia in più modi: fu il primo capo di Stato ad iscriversi a Twitter (o meglio: iscrittosi il 5 marzo 2007, evidentemente in vista della sua candidatura alle primarie presidenziali, fu poi il primo politico iscritto a Twitter a divenire capo di Stato; e per la verità durante i primi 100 giorni dopo il suo insediamento alla Casa Bianca il suo account rimase pressoché muto, per poi riattivarsi solo una volta attivato quello parallelo, più istituzionale, della Casa Bianca); e vanta anche il tweet più ritwittato della storia (quasi 62mila volte): quello con il quale affermò che "Le coppie dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare".
Ciò in cui Obama non risulta primeggiare affatto è la propensione ad usare Twitter per relazionarsi, dato che solo un misero 1% dei suoi tweet è costutito da risposte ad altri, il 99% sono invece dispacci unilaterali emessi senza interloquire.
Intendiamoci: dei quasi cinquemila messaggi ad oggi pubblicati sull'account Twitter di Obama, quelli siglati con le sue iniziali BO, che per una sorta di protocollo autodecretato sono gli unici riferibili proprio a lui personalmente e non a qualche anonimo ghosttwitter del suo staff, sono in tutto appena otto (di cui uno per fare gli auguri di San Valentino a sua moglie). Del resto nel novembre del 2009, quando il suo account sul social network dei cinguetii esisteva già da oltre due anni ed era già uno dei più seguiti al mondo, Obama rispondendo ad una domanda ammise candidamente di non aver mai usato Twitter in vita sua. Il che è del tutto normale: lo stesso studio “Twiplomacy” segnala che sui 264 account Twitter esaminati, solo una trentina risultano essere realmente utilizzati, almeno in parte, dai rispettivi titolari.
Curiosamente, lo studio ha evidenziato che tra i capi di Stato sono molto più interattivi i dittatori: il rwuandese Paul Kagame, ad esempio, risponde agli interlocutori nel 90% dei casi; e anche il venezuelano Hugo Chavez, il cui account @chavezcandanga è il secondo più seguito al mondo dopo quello di Obama tra i capi di Stato (ma con grande distacco: ha poco più di tre milioni di followers), risponde a qualcuno nel 38% dei suoi messaggi.
@MittRomney? Non brilla. Lo studio “Twiplomacy” non lo ha considerato perché non è un capo di Stato ma solo un aspirante tale; esiste però una analisi comparata dell'utilizzo di Twitter da parte dello sfidante rispetto al presidente, uscita alla fine di maggio sul suto della rivista Forbes. Lì si notava come Obama (o chi per lui), anche se magari non è solito rispondere ad altri, è però se non altro piuttosto incline a retwittare tweet di altri, e pubblica messaggi accuratamente formulati con linguaggio non troppo formale, anche se sempre con molta professionalità. Romney (o meglio il Team Romney), invece, pareva utilizzare questo social media in modo molto più rozzo e disordinato, quasi amatoriale, ma senza saper tenere il tono confidenziale consono a questo mezzo, e co interattività prossima allo zero. Da allora non si può dire che sia molto migliorato; e per di più, addentrandosi nella campagna elettorale ha sviluppato una tendenza un po' patetica a twittare rivolgendosi direttamente al presidente, senza ottenere risposta e quindi facendo un po' la figura di uno che stando in strada strilla contro le finestre chiuse di un vicino di casa con il quale tenta invano di attaccare briga. Nell'ultimo mese, un terzo dei Tweet di Romney sono direttamente rivolti, con mezione espressa, contro l'indifferente @BarackObama. Gli servirà?

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