mercoledì 2 novembre 2011

I SEE THE FREEDOM TOWER RISING / 6: SONO STATO A GROUND ZERO


Sono stato a Ground Zero, e ho trovato due monumenti. Oltre al monumento "ufficiale", quello alla memoria delle vittime, ce n'è un altro più grande e forse ancora più emblematico: il cantiere.
Chi come me avesse visitato il sito tra il 2001 e il 2010 lo ricorda recintato sì come un (immenso) cantiere, ma all'interno desolatamente inattivo, quasi abbandonato. Un po' come certi cantieri autostradali "incompiuti" della nostra misera Little Italy. Colpiva tristemente quell'enorme vuoto, quello stato di assurda inerzia, quasi a significare l'incapacità di reagire da parte di un'America in crisi di mezza età.
Adesso, invece, tutto è cambiato. Giungendo a Ground Zero ci si ritrova nel bel mezzo di un titanico cantiere febbrilmente e maestosamente attivo. Oltre alla Freedom Tower (che, oramai prossima al 90esimo piano, svetta già come l'edificio visibilmente più alto di tutta Lower Manhattan) stanno venendo su anche le altre torri "minori", e si ha già la percezione di un complesso che nel suo insieme celebrerà la stessa "idea" che era sottesa alle Torri Gemelle del vecchio WTC.

Il grattacielo è la quintessenza dell'americanismo in architettura. Quando un secolo fa i primissimi grattacieli cominciarono ad essere innalzati - proprio lì, a Lower Manhattan - quella parte di America che temeva un'America troppo americana si spaventò. A Washington i parlamentari si affrettarono ad inserire nel piano regolatore del District of Columbia dei limiti di altezza per gli edifici (tutt'ora vigenti) che garantissero che nessun palazzo privato potesse fare ombra al Campidoglio.
La ricostruzione di un WTC fatto di grattacieli, e di grattacieli privati e commerciali, è sacrosanta perché rappresenta la rivendicazione di ciò che l'attentato di dieci anni fa intese annientare. Mi ha però preso in contropiede il fatto che questo orgoglio che permeerà l'opera una volta compiuta, sia già espresso ora, dal cantiere. Un cantiere il più possibile aperto al pubblico, lambito dal traffico, vissuto ed esibito. Illuminato la notte faraonicamente, senza badare a spese. Un cantiere attorno al quale gli esercizi commerciali (l'hotel Hilton Millennium, uno degli hotel "W", svariati fast food e diner, l'outlet Century 21) prosperano già come il trambusto non li disturbasse, ma al contrario ravvivasse piacevolmente il sito. Il visitatore si trova immerso in questa disciplinata frenesia e se ne sente coinvolto, partecipe. in mezzo all'andirivieni di betoniere passa un camion dei pompieri che non è, non può (più) essere un "qualunque" camion dei pompieri:
Lì accanto sosta - accidentale omaggio al world trade - il camion del rifornimento della Coca-Cola, e anche quello non è, non può (più) essere un "qualunque" camion della Coca-Cola:
Bentornata, America.

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