martedì 22 giugno 2010

"PAPA" WAS A ROLLING STONE?

“Appena mise piede nello Studio Ovale, Obama […] ordinò un incremento di 21mila soldati a Kabul, il più ingente dall’inizio della guerra nel 2001, e – su consiglio del Pentagono e dello Stato Maggiore dell’esercito - rimosse dall’incarico il generale David McKiernan – che all’epoca era il comandante in capo delle forze NATO in Afghanistan – e lo sostituì con un uomo che non conosceva ed aveva incontrato appena: il generale Stanley McChrystal.
Era la prima volta che un generale con un incarico di massimo livello veniva rimosso in tempo di guerra in più di mezzo secolo, dai tempi in cui Harry Truman fece fuori il generale Douglas MacArthur nel bel mezzo della guerra di Corea”.

È uno stralcio del pezzo del reporter freelance Michael Hastings pubblicato sul nuovo numero di Rolling Stone (che – lo preciso per i tre disadattati che lo ignorassero – è da sempre la “bibbia” degli appassionati di musica rock, ma ha anche ampie velleità politico-culturali “alternative”), che in queste ore sta tenendo banco oltreoceano al punto da oscurare le polemiche sulla perdita di petrolio nel Golfo del Messico.

In un ritratto di Guido Olimpio all'indomani della sua nomina, si leggeva: "Per molti dei suoi uomini il generale Stanley McChrystal è «il Papa». ascetico, un pranzo al giorno - di solito una cena leggera -, amante del jogging e del parlar chiaro".
Ecco: sul "parlar chiaro" del "Papa" McCrystal - e soprattutto di qualche suo chierichetto - è ora insorto un problemino. Il pezzo di Rolling Stone riporta varie dichiarazioni del Generale, e più ancora di suoi (anonimi) collaboratori, in cui si spara merda a tutto spiano sul presidente (al quale si imputa un approccio impreparato ed improvvisato), sul vicepresidente (canzonato come un politicante aggressivo ma inconcludente), e sui vertici dell’amministrazione, dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale (“un clown”) all’inviato della Casa Bianca in Medio Oriente (“sa che stanno per licenziarlo e questo lo rende pericoloso”).
Del resto è comprensibile che trent'anni di servizio alle Operazioni Speciali insegnino molte cose, ma non a tenere le pubbliche relazioni (puoi essere un mago nel fottere i terroristi, ma i giornalisti e i politici sanno essere anche più insidiosi...).

Quel che è peggio non sono le singole dichiarazioni, ma il tenore complessivo del pezzo, da cui si evince che secondo McChrystal le operazioni in Afghanistan non starebbero funzionando per colpa “dei politici”, dei soliti parolai di Washington che sgomitano solo per spartirsi il potere e non mettono i militari in condizioni di fare il loro lavoro.

"Il Papa" è stato convocato d’urgenza alla Casa Bianca (una semplice videoconferenza non sarebbe stata abbastanza umiliante); tutti i commentatori si aspettano che si presenti con le dimissioni in mano, e pronosticano che il presidente dovrà accettarle per non fare la figura del bamboccio (anche perché a quanto pare l'episodio, oltre che disdicevole, è anche sanzionabile ai sensi del Codice Unico di Giustizia Militare, il che complica le cose).

Dissente Toby Harnden del Telegraph, che fa notare come in realtà la scelta di dare un calcio in culo a McChristal sarebbe in questo momento la scelta più facile, mentre Obama mostrerebbe di aver molto più fegato lasciandolo dov’è.

In effetti è un bel dilemma: il presidente passa più da fesso a chiudere l’incidente con delle semplici scuse, mostrando di essere un Commander in Chief con poco polso (luogo comune che perseguita sempre i presidenti democratici, e quello attuale più di altri), oppure a far fuori il generale screanzato, ammettendo con ciò di aver scelto l’uomo sbagliato per un ruolo tanto cruciale (il che, poi, probabilmente non è nemmeno vero)?
Del resto, se morto un "Papa" se ne fa un altro, è pur vero buttare fuori McChrystal proprio adesso che in Afghanistan la situazione è "al limite" potrebbe avere conseguenze molto pesanti, posto che l’operazione in corso, non dimentichiamolo, è in buona parte una sua “creatura”.
Secondo me alla fine lo lasceranno stare.
Si accettano scommesse.

3 commenti:

  1. how does it feel
    to be on your own
    with no direction home

    ah, se caracciolo scrivesse frizzante come tapparini, comprerei limes

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  2. "Political support within Washington for remaining in Afghanistan, especially among Democrats, has waned".

    Washington Post, oggi

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  3. oggi non uno, bensì tre commenti del Sole 24 Ore su McChrystal: Platero, Rocca e Gaiani. Che, inevitabilmente, dicono (brillantemente) le stesse cose.
    Il ragioniere di Vigevano che compra il quotidiano economico diretto dal cosmopolita Riotta volta pagina e sbadiglia perplesso

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