mercoledì 16 dicembre 2009

UOMO DELL'ANNUS HORRIBILIS

L'anno scorso l'onore del mitico numero di TIME di metà dicembre dedicato alla "persona dell'anno" era ineluttabilmente toccato a Barack Obama, in quanto vincitore dell'elezione presidenziale. Il 44esimo presidente era in lizza anche quest'anno, ma alla fine ha dovuto accontentarsi del Nobel per la pace. la "persona dell'anno" 2009 di TIME è invece il presidente della Fed, Ben Bernanke (nominato da Bush nel 2006, e poi riconfermato da Obama fino al 2014 - Senato permettendo).
Qui la motivazione ufficiale: Bernanke (per i profani: si pronuncia /bərˈnænki/. Per i più profani: si pronuncia "bernanchi" ) come uomo-simbolo dell'operazione che, scegliendo a sangue freddo chi "salvare" con il denaro pubblico e chi invece abbandonare al fallimento, ha evitato che la crisi finanziaria degenerasse in un'Apocalisse. Insomma, sceglierlo come uomo dell'anno sarebbe un modo per ricordarci che quello che volge al termine è stato sì un anno di merda, ma poteva anche andare molto, molto peggio ("la storia è fatta non solo di ciò che è effettivamente accaduto, ma anche di ciò che non è accaduto").
Mah. Uno potrebbe obiettare che Bernanke è stato anche uno dei tanti addetti ai lavori a non aver previsto lo scoppio della bolla immobiliare. E che è stato uno dei controllori "distratti" rispetto all'operato di molte banche disastrosamente fallite dopo essere diventate too big to fail.
Questo recente ritratto di Paola Peduzzi sul Foglio racconta di come la questione sia in realtà un po' più complessa; e racconta di come la gestione della crisi da parte di Bernanke sia attualmente "sotto processo", il che fa pensare che il riconoscimento di TIME sia stato congegnato come un aiutino, una sorta di piccolo stimulus.
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UPDATE: SuperMario Seminerio fa presente che spesso essere nominato "Persona dell'anno" da TIME porta più che altro un po' sfiga. Paul Krugman mi sembra d'accordo.

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